“Non c’è alcun vento favorevole per chi non sa dove vuole andare” (Seneca )
Qualche settimana fa ho parlato di come affrontare il cambiamento della propria vita professionale e ho fatto riferimento a sei punti chiave che devono far parte del percorso che porta al cambiamento.
Voglio iniziare da quello che è il punto più importante e senza il quale tutti gli altri diventano inutili: la definizione di quello che si vuole.
Definire un obiettivo in modo chiaro non è cosa semplice perchè non sempre si ha un’idea chiara di ciò che si vuole; al contrario si sa molto bene cosa non si vuole più.
Vorrei precisare le caratteristiche essenziali affinché un obiettivo possa essere chiamato tale.
Un obiettivo deve essere “S.M.A.R.T.: Specifico Misurabile Attuabile Realistico Temporale
Specifico: voglio trovare un posto di lavoro in un’impresa di trasporti, voglio poter indossare i jeans di due anni fa
Misurabile : voglio guadagnare 3.000 euro al mese, voglio perdere 5 chili
Attuabile: deve rispettare l’ecologia delle persone e delle cose che ci circondano
Realistico: deve tener conto in modo oggettivo della situazione di partenza. Se ho novant’anni è un po’ utopistico che mi fissi come obiettivo di partecipare alla gara dei 100 m delle prossime Olimpiadi (specifico) e di correrli in 9 secondi (misurabile).
Temporale: deve far riferimento ad un preciso intervallo di tempo. Voglio perdere 5 chili in 10 mesi.
Tra le caratteristiche così definite, fondamentale è la specificità dell’obiettivo.
Ci possono essere due tipi di obiettivi, generici e specifici.
Un obiettivo “generico” (voglio cambiar lavoro) da lo slancio verso il cambiamento ma necessita di essere declinato in modo specifico (che tipo di lavoro?), affinché diventi chiara e univoca la meta da raggiungere.
Un obiettivo “specifico” (voglio fare il panettiere) può poi aver vita a sé stante o far parte di un progetto più vasto.
Per aiutarci nella definizione di un obiettivo teniamo ancora presente qualche punto fondamentale:
– lasciamo la nostra mente libera di sottoporre al cervello sinistro il più possibile di opzioni
– facciamo un’auto-analisi dei nostri punti forti, dei nostri talenti
– mettiamo per iscritto l’obiettivo o gli obiettivi (mai più di tre) definiti
– non dimentichiamo che la persona è più importante dell’obiettivo
– siamo ambiziosi
– poniamoci “virtualmente” nella condizione di aver raggiunto l’obiettivo e “assaporiamo” il piacere che ci provoca il risultato ottenuto
Gianluca Maria Regis
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